Ciao Pepe.
21 Mag
Giorni tristissimi per il Circolo che presiedo da ormai 10 anni. Ci ha lasciato un caro amico, Pepe, Presidente Regionale dell’ A.N.M.I.C. Non tutti hanno avuto il piacere di conoscerlo, ma soprattutto i ragazzi della Scuola Tennis che parteciparono anni fa al progetto scolastico, Sport e Barriere architettoniche se lo ricorderanno.
Ho affiancato Pepe durante tale progetto svoltosi a Stintino, sul sensibilizzare le persone all’ abbattimento delle barriere architettoniche e mentali.
E dal quel progetto sono nati numerosi incontri con scolaresche da tutta la provincia fra cui Osilo, Muros,Olbia, perfino Cagliari. ( nella foto in home page una giornata di solidarietà a Stintino con i ragazzi della Scuola Tennis) .
Pepe e l’ A.M.N.I.C. ci hanno sempre sostenuto moralmente ed hanno sostenuto economicamente la scuola tennis ed hanno visto nel tempo il nostro Circolo diventare sempre più accogliente. Pepe ha sempre affrontato le battaglie con il sorriso: ha fatto della sua disabilità un motivo di riscatto per ripartire e andare avanti: era un lottatore sorridente.
Quando ci siamo conosciuti 11 anni fa, Pepe si allenava all’ Accademia Tennis Sassari, ed io assistevo ai suoi allenamenti: ci è bastato poco per iniziare un rapporto di allenamento che poi si è protratto nel tempo, è bastato uno sguardo per legare immediatamente: il suo sorriso mi ha aperto il cuore.
Abbiamo iniziato ad allenarci, ed era un gran lavoratore, un osso duro, sempre con il sorriso ma con la carrozzina andava veloce, velocissimo.
Abbiamo fatto tanta attività insieme, i ricordi più belli: Campionati Italiani Tennis in Carrozzina Livorno ero seduto in panchina con lui: entriamo in campo alle 11 ma la sua tensione era alle stelle, si vedeva dal volto: non giocava tanti tornei per via del lavoro ma quell’ anno assieme ad Alberto Corradi suo fedele compagno di squadra, decidemmo di andare e potevamo fare podio.
Al primo set Pepe non cacciò una palla dall’altra parte, ad un cambio campo tremava come una foglia e gli dissi: che problema hai ? e lui con quel sorriso esilarante mi disse : Niente sono cagato sotto Ale! e io gli dissi: adesso corri come in allenamento, devi essere più veloce del vento, recupera tutto, come tutto quello che mi recuperi in allenamento e se vinci ci beviamo una birretta. Gli si illuminarono gli occhi, non per le mie parole ma per la birretta promessa: vinse 75 al terzo dopo una battaglia di tre ore. Fu il delirio ma quella partita fu memorabile. Ci classifichiamo 3° assoluti.
Secondo episodio di cui sono fiero sia per come lo abbiamo preparato sia per come ha vinto: Second Draw ad Alghero.
Ci siamo allenati per l’unico torneo che nel tempo riusciva a fare : il SARDINIA OPEN ad Alghero, di Alberto e Giovanna.
Da settembre abbiamo iniziato a lavorare duramente per il settembre successivo, tutto l’ inverno senza interruzione, nelle vacanze di Natale, addirittura anche con la neve, le mani erano ghiacciate ma lui spingeva forte sulla sedia, sempre con il sorriso e mi diceva: Ale tu sei matto ed io, no tu sei più matto di me che mi ascolti.
In Estate allenamento all’ ora di pranzo, dalla una alle tre perchè poi doveva scappare in ufficio per battersi per tutte le pensioni di invalidità civile, contro i soprusi, contro le commissioni mediche, contro l’Inps, ma sempre con il sorriso.
Quell’ estate Barbara ( la moglie ) guardava i nostri allenamenti ed ebbe lei uno svenimento dal caldo……….
Settembre, Sardinia Open: torneo perfetto, il suo torneo : vince al primo turno al terzo, poi è tutto un monologo in due set fino alla finale. Vinciamo. Con il sorriso e poi birretta.
Il giorno dopo, subito in ufficio per pratiche di pensioni, riconoscimento disabilità, commissioni mediche ma sempre con il sorriso.
Ecco chi era Pepe, un amico a cui era difficile dire di no, perchè era una persona bella, solare di compagnia, un confidente, un compagno di viaggio indimenticabile: diceva uno che le persone non muoiono se rimangono nei ricordi, nei pensieri, e nelle azioni di chi rimane. Bè caro amico mio tu sarai eterno. Sono stato veramente fortunato ad averti incontrato, ed ora veloce corri nel sole, col sorriso.
Ale.